- PREMESSA
Obiettivo del presente documento è quello di educare e sensibilizzare l’intera comunità scolastica all’uso sicuro e consapevole della rete.
Pertanto, è compito della scuola, ma anche dei genitori, prevenire, ma anche rilevare situazioni potenzialmente pericolose,che derivano da un utilizzo delle tecnologie digitali poco responsabile da parte dei ragazzi. In questo contesto si inserisce la necessità di redigere il presente documento per gestire eventuali infrazioni e che, di conseguenza, è parte integrante del Regolamento d’istituto.
Ciò in conformità con le “LINEE DI ORIENTAMENTO PER AZIONI DI PREVENZIONE E DI CONTRASTO AL BULLISMO E CYBERBULLISMO 2017”elaborate dal Miur, nonché secondo quanto disposto dalla Legge n. 71/2017, recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno del cyberbullismo”.
Con la presente Policy,quindi, l’istituto intende;
- Promuovere l’educazione all’uso consapevole delle tecnologie informatiche;
- Segnalare i casi individuati all’interno della scuola;
- Gestire i casi, cioè le misure che la scuola intende attivare a supporto delle famiglie e degli studenti vittime e/o spettatori di quanto accaduto.
La E – policy deve essere condivisa e comunicata a tutta la comunità scolastica e ai genitori attraverso il sito della scuola.
Integrazione della Policy con Regolamenti esistenti
Il presente documento integra per obiettivi e contenuti:
- il PTOF, incluso il piano per l’attuazione del PNSD;
- il Regolamento interno d’Istituto;
- il Regolamento per l’utilizzo dei laboratori di informatica
- RUOLI E RESPONSABILITA’
- Dirigente scolastico:
- definisce linee di indirizzo del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) e del Patto di corresponsabilità affinché contemplino misure dedicate alla prevenzione del cyberbullismoe bullismo;
- cura l’inserimento nel Regolamento d’Istituto e nel Patto di corresponsabilità misure di intervento immediato (con apposite sanzioni) qualora venga a conoscenza di episodi dicyberbullismo e/o bullismo;
- deve garantire l’esistenza di un sistema che consenta il monitoraggio e il controllo interno alla sicurezza on line;
- deve informare tempestivamente, qualora venga a conoscenza di atti di cyberbullismoe bullismo, i genitori dei minori coinvolti (o chi ne esercita la responsabilità genitoriale o i tutori);
- regola il comportamento degli studenti ed impone sanzioni disciplinari per condotte che integrano bullismo e/o cyberbullismo;
- incentiva lo svolgimento di corsi di aggiornamento e formazione in materia di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismorivolti al personale docente, al personale ATA, agli alunni e alle famiglie.
- Referente cyber bullismo d’Istituto:
- coordina iniziative di prevenzione e contrasto al cyber bullismo e bullismo messe in atto dalla scuola;
- collabora con il DS per le attività attinenti il bullismo ed il cyberbullismo;
- predispone un documento di rilevazione di atti di bullismo e cyberbullismoche si dovessero verificare a scuola.
- favorisce l’elaborazione di un modello e-policyd’Istituto;
- Coopera con soggetti esterni alla scuola, servizi sociali e sanitari, forze di polizia per realizzare progetti di informazione/formazione,
- Animatore digitale e team dell’innovazione:
- pubblicano il documento di E-Safety Policysul sito della scuola;
- diffondono i contenuti del documento tra docenti e studenti;
- monitorano e rilevano le problematiche emergenti relative l’utilizzo sicuro delle tecnologie digitali e di Internet a scuola;
- assicurano l’accesso alla rete della scuola solo tramite password.
- Docenti:
- provvedono personalmente alla propria formazione/aggiornamento sull’utilizzo delle tecnologie digitali, con particolare riferimento alla dimensione etica (tutela della privacy, rispetto dei diritti intellettuali dei materiali reperiti in Internet e dell’immagine degli altri: lotta al cyberbullismo);
- segnalano al DS e ai suoi collaboratori eventuali episodi di violazione delle norme di comportamento stabilite dalla scuola;
- informano gli studenti e, quindi renderli consapevoli,della responsabilità in cui incorrono per condotte colpose e dolose;
- supportano ed indirizzano alunni coinvolti in problematiche legate alla rete.
- Alunni:
- leggono e comprendono il documento di E-Safety Policy;
- devono avere consapevolezza delle situazioni di rischio legate all’uso della rete e, pertanto, adottare buone pratiche di sicurezza online quando si usano le tecnologie informatiche;
- si assumono la responsabilità di un uso non corretto delle tecnologie.
- Genitori:
- sensibilizzano i propri figli, in sinergia con il personale scolastico, sul tema della sicurezza in rete;
- si assicurano che l’uso delle tecnologie informatiche anche per lo svolgimento dei compiti a casa sia effettuato nel rispetto delle norme di sicurezza;
- agiscono,in accordo con la scuola, per la prevenzione dei rischi e l’attuazione delle procedure previste in violazione delle regole stabilite;
- rispondono per gli episodi commessi dai figli minori a titolo di culpa in educando(art.2048 del Codice Civile). Sono esonerati da tale responsabilità solo se dimostrano di non aver potuto impedire il fatto;
- conoscono le sanzioni previste dal Regolamento d’istituto nei casi di bullismo, cyberbullismoe navigazione on-line.
- Tecnico informatico:
- Può controllare ed accedere a tutti i files della rete intranet;
- È l’unico a poter installare nuovi software;
- Limita attraverso un proxy l’accesso ad alcuni siti;
- Monitora l’avvicendamento delle classi nei laboratori.
- Direttore dei servizi Generali e Amministrativi:
- Assicura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, gli interventi di manutenzione necessari ad evitare un cattivo funzionamento della dotazione tecnologica dell’Istituto;
- PREVENZIONE, RILEVAZIONE E GESTIONE DELLE CONDOTTE SANZIONABILI
- Prevenzione.
Sono previsti percorsi scolastici di educazione all’affettività, alla cittadinanza, alla convivenza civile, al rispetto e ad un uso consapevole della rete.
Si prevedono incontri/formazione, nel corso dell’anno scolastico, con Associazioni, istituzioni e forze di Polizia e Autorità, quali Polizia Postale, Tribunale dei Minori, etc.
- Azioni.
E’ necessario avviare azioni di contrasto efficaci e mirate, relativamente i rischi sopra elencati e, derivanti da un uso improprio dei dispositivi digitali da parte degli studenti proprio in orario scolastico, per cui l’istituto scolastico:
- informa costantemente il personale scolastico, gli studenti e le famiglie, sui rischi dei minori nel web;
- regolamenta l’uso dei dispositivi digitali propri;
- introduce filtri ai dispositivi della scuola che impediscono l’accesso ai siti web non adatti ai minori.
- Condotte soggette a rilevazione.
- Flaming: è l’atto di inviare deliberatamente un messaggio ostile e provocatorio, spesso volgare sui social pubblici.
- Sexting: invio di foto o video a sfondo sessuale.
- Harassment: come il flaming, ma l’offesa è diretta esclusivamente alla vittima.
- Denigration: insultare qualcuno con pettegolezzi spesso inventati.
- Exclusion: isolare qualcuno dal gruppo.
- Cyberstalking: persecuzione on line.
- Cyberbashing: la vittima viene offesa, talvolta anche aggredita, mentre altri riprendono la scena con il telefonino per postare il video in rete.
- Sanzioni e/o progetti di sostegno e recupero
Come disposto dall’art. 5 della Legge n. 71/2017, Il Dirigente scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo informa i genitori o i tutori dei minori coinvolti e attiva azioni di carattere educativo.
Il provvedimento disciplinare dovrà tendere alla rieducazione ed al recupero del cyberbullo e, dovrà essere commisurato sia all’età dello studente, sia alla gravità dell’infrazione commessa.
Le condotte verranno valutate di volta in volta e dal richiamo verbale, alla sanzione commutata in servizi di utilità sociale nei casi di minor gravità, per le condotte più gravi si potranno applicare, invece, sanzioni disciplinari che potranno incidere anche nella valutazione della condotta da parte del C.d.C.
La Scuola, in accordo con le famiglie, attiverà percorsi di sostegno per gli studenti vittime di bullismo e cyberbullismo con organi interni alla scuola quali lo sportello d’ascolto, attività trasversali alle varie discipline, ecc.
Per i reati più gravi la Scuola si rivolgerà direttamente agli organi di Polizia competenti.
0